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In alto i corni: è la giornata mondiale dei rinoceronti 

È l’occasione per sensibilizzare la popolazione sulle sorti di questa specie fortemente minacciata dalla caccia illegale. A Roma, domenica, appuntamenti speciali al Bioparco.

di Alessio Pagani

Si celebra, in tutto il mondo, la Giornata Mondiale del Rinoceronte. Questa specie è fortemente minacciata dal bracconaggio per il prezioso corno, che viene utilizzato dalla medicina cinese e raggiunge, nel mercato nero, costi esorbitanti. L’obiettivo di questo appuntamento annuale, istituito per la prima volta nel 2010 dal WWF Sudafrica, è quello di divulgare la conoscenza sulle cinque specie di rinoceronte viventi, due africane e tre asiatiche, e promuovere la loro conservazione. 

Cinque specie nel mondo

I rinoceronti si dividono in cinque specie nel mondo, due africane e tre asiatiche. Della specie africana fanno parte i rinoceronti neri e bianchi, di quella asiatica i rinoceronti indiani, i rinoceronti di Sumatra e i rinoceronti di Giava. Tutti, a vari livelli, ancora in pericolo. Dal 2012 al 2018, infatti, la popolazione di rinoceronte nero è aumentata in media del 2,5% all’anno, passando da 4.845 a 5.630 individui. Nel dettaglio, gli ultimi dati della IUCN (2020), descrivono un trend positivo per la popolazione del rinoceronte nero sud-occidentale (Diceros bicornis bicornis), che conta oggi 2.390 esemplari ed è cresciuta passando dalla classificazione “criticamente minacciato” a quella “vulnerabile” delle Liste Rosse. Delle altre sottospecie, la popolazione di rinoceronte nero centro-meridionale (Diceros bicornis minor) conta 2.196 individui ed è ancora classificato come “criticamente minacciato”. Anche il rinoceronte nero orientale (Diceros bicornis michaeli), resta nella più grave categoria di minaccia delle Liste Rosse: si stima infatti la presenza di soli 1.044 esemplari in natura. Ormai dichiarato estinto in natura invece il rinoceronte nero occidentale. Anche il rinoceronte bianco, seppur più numeroso in Africa, tra il 2012 e il 2017 ha subito un drastico declino, stimato del 15%, passando da 21.300 a 18.000 individui circa.  

La conta degli esemplari in Nepal

Buone notizie, invece, arrivano dal Nepal, dove i rinoceronti indiani sono in crescita. Ogni 5 anni, infatti, il Paese si assume il compito di censire i suoi rinoceronti per monitorare il loro stato in natura. Gli oltre 3.000 chilometri quadrati di habitat vengono così divisi in circa 24 zone distribuite su 4 parchi nazionali: Parsa, Chitwan, Bardia e Shuklaphanta. Parallelamente 350 persone accompagnate da elefanti attraversano le zone della giungla con squadre che ogni sera analizzano i dati raccolti. E questo processo si ripete ogni 23 giorni. Il risultato? Ben 752 esemplari di rinoceronte presenti in questo territorio all’ultimo conteggio, che risale al 2021.  

Sono tutti grigi

Nonostante esistano i rinoceronti bianchi e quelli neri, tutti gli animali di questa famiglia vantano un manto dello stesso colore, grigio. Dunque, da dove deriva il loro nome? Il rinoceronte bianco ha un labbro molto visibile, aggettivo che in africano si traduce con “wijd”, ovvero ampio. Furono chiamati così anche dai primi coloni olandesi ma, con il passare degli anni, il termine creò l’assonanza con l’inglese “white”, bianco per l’appunto, che poi ha finito per caratterizzarli. Poi è stato scelto il colore nero per l’altra specie, ma solo per differenziarli più facilmente.  

Una domenica speciale al Bioparco di Roma

Il prossimo 25 settembre il Bioparco di Roma organizza una giornata di sensibilizzazione dedicata a questa specie così fragile e speciale. Le attività, comprese nel costo del biglietto, si svolgeranno dalle 11 alle 17 in postazioni dislocate nei pressi dell’area dei rinoceronti bianchi, che ospita dal 2019 due maschi di sei anni, Thomas e Kibo. Inoltre si potrà seguire la visita guidata dal titolo “Colori d’Africa”  tra giraffe, zebre, mandrilli, lemuri e rinoceronti, in compagnia di un esperto naturalista che spiegherà caratteristiche e grado di minaccia di questi animali. Infine si potrà partecipare al “Jenga del rinoceronte”, gioco che permetterà di comprendere quanto siano delicati gli equilibri in un ecosistema. 

(Foto d’apertura: @rhino.world.ig)

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