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Il vademecum per una casa “a prova di gatto”

Con questi suggerimenti potete mettervi alla prova: siete cat lover attenti e preparati? Scoprite qui i fondamentali di cui il micio ha bisogno per vivere da vero pascià, divertendosi in casa in totale sicurezza.

di Redazione

I padroni di animali domestici, di solito, pensano che l’appartamento sia il luogo più sicuro per il proprio quattrozampe, invece le mura domestiche nascondono un’infinità di insidie. Avere un animale in casa è come avere un bambino piccolo, bisogna fare molta attenzione affinché non capitino incidenti. In occasione della Festa del gatto, abbiamo voluto sottolineare tutto ciò che è importante per il benessere del nostro micio: dall’ambiente domestico, all’alimentazione, al rapporto con gli altri. La veterinaria Maria Rizzo, della clinica San Francesco di Paola in provincia di Messina, ci ha aiutato a stilare un vademecum molto utile per chi ha, o vuole prendere, un gatto.

1) Fare attenzione alle piante, ma anche a particolari cibi

Tra i principali pericoli in un appartamento ci sono le piante. Spesso i proprietari di casa non lo sanno, ma sono molteplici le piante tossiche per gli animali. Ad alcuni gatti piace mordicchiarle, altri tendono a mangiarle. «Le piante velenose sono molte, le più comuni sono azalea, stella di Natale, lilium, cycas, cactus e oleandro. Bisogna fare molta attenzione, perché l’ingestione necessita dell’intervento urgente di un medico veterinario», commenta l’esperta.

Anche il cibo può rappresentare un pericolo per i gatti. Tra quelli tossici ricordiamo cioccolato, uva, uva passa, cipolla e frutta secca. È dunque bene fare attenzione a non lasciare questi alimenti alla “sua” portata. «Anche nel caso di ingestione di cibo tossico è necessario l’intervento di un medico veterinario, per procedere con un trattamento rapido. La maggior parte dei veleni non ha antidoto, quindi la tempestività è necessaria per diminuire l’assorbimento della tossicità», continua la veterinaria.

Naturalmente anche i detersivi, così come il veleno per topi se ne avete in casa, ma anche il liquido antigelo ad esempio, vanno ben chiusi e riposti dove il micio non possa accedere. 

2) Mettere in sicurezza balconi, finestre e cavi elettrici

Non bisogna mai dimenticare che i gatti sono abili saltatori e che adorano le altezze, forse anche per la loro innata curiosità. Questo significa che balconi e finestre possono rappresentare un pericolo. Anche se il proprio gatto è apparentemente un animale tranquillo e pigro, è meglio non sottovalutarlo, potrebbe inaspettatamente saltare sulla ringhiera del balcone, anche solo per inseguire un insetto. «E’ buona norma mettere in sicurezza qualsiasi accesso all’esterno. I balconi si potrebbero “chiudere” con leggere reti di recinzione e le finestre con semplici zanzariere. Questo renderebbe non solo l’ambiente più sicuro per il gatto, ma il padrone più sereno», spiega la veterinaria.

Anche i fili elettrici possono essere un problema. Bisognare fare attenzione agli elettrodomestici come forno, microonde e lavatrice, soprattutto se sono vecchi. Anche se i fili sono nascosti, è bene non dimenticare che per un gatto niente è davvero nascosto! La soluzione ideale è coprire tutti i cavi con una canalina.

3) Rendere l’appartamento un vero lunapark

Come tutti i cat lover sanno, i felini adorano graffiare qualsiasi cosa: è un modo per marcare il territorio e per affilarsi le unghie. Ma non solo, i gatti hanno bisogno di giocare, muoversi ed essere stimolati mentalmente e fisicamente. L’acquisto di tira-graffi e giochi idonei al micio è dunque indispensabile. «Il benessere animale non include solo la salute, ma anche il benessere fisico. Si devono soddisfare bisogni fisiologici come fame e sete, ma anche i bisogni comportamentali. Per esempio, è bene creare all’interno dell’appartamento situazioni varie che possano agevolare sia la sua parte individuale, sia quella della convivenza. Bisogna garantire al gatto di poter sviluppare e mantenere il suo istinto predatorio: ha bisogno di spazi verticali per giocare, di nascondersi, di zone di riposo confortevoli», spiega Maria Rizzo.

4) Nutrirlo con gli alimenti più adatti per la sua salute

Spesso ci si chiede quali siano gli alimenti migliori per il proprio animale domestico e si è in dubbio sulla scelta scatolette o cibo fresco. Il gatto è un carnivoro stretto e necessita di una razione alimentare che comprenda il 95% di proteine animali, a differenza del cane che invece può anche assumere alimenti di origine vegetale. «In natura, il gatto fa tanti piccoli pasti: topolini, uccellini, insetti e lucertole. Considerando che il micio casalingo non ha la possibilità di uscire e alimentarsi da solo, bisogna cercare di rispettarne il più possibile le caratteristiche. È importante scegliere un’alimentazione completa, adatta alla  fase di vita e alle sue esigenze specifiche; è bene quindi chiedere consiglio al veterinario su quale sia la scelta migliore», continua l’esperta.

5) Curare il rapporto umano-gatto e gatto-animale

I gatti sono, generalmente, animali sociali e socievoli. Adorano stare con i propri simili e amano il contatto con il proprio padrone. Tuttavia, si tratta di una caratteristica soggettiva: ogni gatto interagisce infatti con il mondo con i propri tempi e modi. «Di solito, odori diversi, rumori forti, presenza di estranei (che siano umani o altri animali) sono condizioni che mettono il gatto in allerta. Quindi bisogna garantirgli più luoghi sicuri dove ripararsi da solo, meglio se rialzati da terra», spiega la veterinaria. 

Tra le cause principali di stress nel gatto ci sono i comportamenti eccessivamente intrusivi del proprietario, l’assenza o la relazione non costante con lui e la convivenza forzata con altri mici di carattere non compatibile. «Se si decide di introdurre un nuovo gatto in casa è bene che il primo incontro non sia stressante. La conoscenza deve avvenire in modo graduale, dando a ciascuno il tempo di abituarsi all’odore dell’altro. Prima di lasciare due gatti insieme nella stessa stanza, è consigliabile tenerli separati ad esempio con un pannello che abbia una porticina o una fessura nella quale passare: quando si sentiranno a loro agio, si annuseranno o si strofineranno contro la porta. A questo punto si possono far incontrare faccia a faccia», conclude la veterinaria.

(Foto d’apertura: IPA)

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