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Il cucciolo resta a me! Quanti litigi Vip dopo il divorzio

Coppie comuni e celebrità, in molti litigano per l’affidamento dell’animale domestico. In Italia, ad esempio, non esiste ancora una legge che tuteli il cane o il gatto in caso di divorzio dei padroni.

di Redazione

Quando una coppia si separa o divorzia, potrebbero crearsi problemi anche per l’affidamento del cane o del gatto. Non capita solo alle coppie comuni, anche tante celebrità hanno litigato per avere la custodia dell’animale domestico: primi fra tutti Johnny Depp e Amber Heard, ultimamente già sotto le luci dei riflettori a causa del “processo show” mondiale che li ha visti protagonisti. I due, che hanno divorziato nel 2016, avevano due Yorkshire terrier di nome Pistol e Boo che furono affidati ad Amber con grande dispiacere del pirata dei Caraibi che, in tribunale, tentò invano di difendere il suo amore per i due cagnolini.
In genere, quando vi è separazione consensuale le parti decidono di comune accordo chi dei due si occuperà del pet, indipendentemente dalla proprietà. Quando, invece, si tratta di un divorzio giudiziale, in cui le parti non hanno raggiunto un accordo, è il giudice a prendere le decisioni in merito alle istanze. E allora chi paga le conseguenze dell’addio resta anche il cane, o il gatto di casa.Il vampiro più bello del cinema, Robert Pattinson, e la sua allora amata Kristen Stewart hanno litigato, anche loro, per l’affidamento di Bear, un dolce meticcio che lui aveva adottato da un rifugio nella periferia di Los Angeles. Il cane, che compare anche nell’ultimo film della saga di Twilight, era spesso sul set insieme alla coppia. Dopo la separazione, causata dal tradimento di Kristen, Bear sarebbe rimasto con Robert Pattinson scatenando quasi una guerra tra vampiri. 

Al momento, in Italia, non esiste alcuna legge che sancisca l’affidamento dell’animale domestico e ciò non permette di stabilire criteri precisi per la custodia.
“Adesso finalmente inizia ad esserci qualche pronuncia di giudici, si sta iniziando a fare giurisprudenza. Di recente Modena e Foggia hanno stabilito, nella decisione di separazione e divorzio, la questione degli animali. Sinceramente, io penso che si è un po’ indietro” ha dichiarato a Zoon Magazine Livia Lanzoni, avvocatessa del foro di Milano. “C’è bisogno di un intervento legislativo, oltre che una giurisprudenza costante, per dare innanzitutto un valore all’animale, ma anche per aiutare i giudici a stabilire in sentenza determinati aspetti che altrimenti possono essere contrastanti da giudice a giudice” continua l’avvocatessa. 

Diciotto anni di matrimonio, una figlia, Stella, e tre cani: parliamo di Antonio Banderas e Melanie Griffith. Anche loro hanno condotto una lunga battaglia legale per l’affidamento dei loro amati cagnolini e, alla fine, lei ha persino cancellato il tatuaggio che aveva sul braccio con scritto “Antonio”.

Tra gli altri casi, non possiamo non citare una delle coppie d’oro di Hollywood: Jennifer Aniston e Justin Theroux. I due, padroni di tre quadrupedi, dopo sei anni di fidanzamento e due di matrimonio, nel 2018 si sono lasciati. Ad avere la custodia dei cani, probabilmente di comune accordo, è stata Jennifer. Justin, invece, ha deciso di adottare un pitbull. I due, entrambi amanti degli animali e vicini al tema dell’adozione, sembrano essere rimasti in buoni rapporti.

Ma come tante celebrità, anche le coppie comuni hanno quotidianamente problemi legati all’affidamento dell’animale domestico.

“Mi è capitato di fare cause con animali domestici protagonisti. Sia una separazione, che però in quel caso era congiunta e quindi si è stabilito cosa fare di comune accordo, ma anche alcune cause penali dove vi era stato maltrattamento dell’animale, aggressione e malasanità. Il problema è che fino a poco fa la giurisprudenza trattava l’animale come un bene, e la legge da seguire era quella dei vizi su beni venduti. È quindi difficile il discorso dell’affidamento degli animali come se fossero figli”, conclude l’avvocatessa Lanzoni. 

La Spagna, ad esempio, considera gli animali come “esseri senzienti”. Ciò significa che li rende soggetti titolari di protezione legale nei confronti di pratiche abusive da parte dei loro proprietari. 

Molti Paesi hanno smesso di considerare gli animali come oggetti ed è arrivato il momento che anche l’Italia emani una legge che regolamenti l’affidamento dell’animale domestico in caso di divorzio.

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