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I Paesi Bassi “rallentano” le pale eoliche per far migrare gli uccelli 

Le eliche dei parchi offshore vicino a Borssele e Egmond aan Zee sono state bloccate per 4 ore perché comincia il trasferimento dei volatili per la riproduzione. «Vogliamo ridurre l’impatto sulla natura».

di Alessio Pagani

Produrranno meno energia, ma risulteranno decisamente meno pericolose per gli uccelli in fase di migrazione. Così tra la sete di elettricità e il rispetto della biodiversità i Paesi Bassi hanno scelto di privilegiare la natura. Le eliche dei parchi offshore vicino a Borssele e Egmond aan Zee sono state di fatto bloccate per 4 ore garantendo un transito più sicuro ai volatili per la riproduzione. «Vogliamo ridurre l’impatto sulla natura», hanno spiegato dal governo.  

Si tratta della prima volta al mondo che delle turbine eoliche vengono rallentate al minimo per consentire agli uccelli di non impattare sui rotori. E a confermarlo è stato proprio il ministro dell’Energia Rob Jetten: «Vogliamo ridurre il più possibile l’impatto dei parchi eolici sulla natura e questa è una misura per farlo». 

«In primavera e in autunno milioni di uccelli si spostano di notte sul Mare del Nord«, ha aggiunto anche Tim van Oijen del gruppo di protezione degli uccelli Vogelbescherming Nederland. «È fondamentale che lo sviluppo di parchi eolici nel Mare del Nord avvenga in modo responsabile: spegnere le turbine durante la migrazione aiuterà a raggiungere questo obiettivo».  

Le turbine, a dire il vero, non vengono completamente fermate, ma i loro giri vengono ridotti a un massimo di due al minuto. Questa serie di arresti proseguirà: questa prima fase, infatti, rientra in una lunga sessione di prove che si svolgeranno nelle prossime settimane per valutare se le turbine possono essere fermate senza danni alla rete. Dopodiché, se non ci saranno intoppi, questo sistema di protezione volatili entrerà regolarmente in attività per essere applicato ufficialmente a partire dall’autunno. 

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