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I lupi rossi rinascono in natura

Sei nuovi cuccioli scoperti nei boschi della Carolina del Nord ridanno speranza alla specie ridotta a una ventina di esemplari. Non succedeva dal 2018.

di Alessio Pagani

Sei nuovi cuccioli scoperti nei boschi della Carolina del Nord ridanno speranza alla specie ridotta a una ventina di esemplari. Non succedeva dal 2018.

Sei piccolissimi lupacchiotti rossi. Sono quelli venuti alla luce e scoperti nei giorni scorsi, all’interno dell’Alligator River National Wildlife Refuge, un’area naturale protetta situata nella parte orientale della Carolina del Nord. Nascita dal sapore di evento eccezionale per la specie, un tempo largamente diffusa negli Stati Uniti sudorientali e oggi, invece, praticamente estinta in natura. Con una popolazione totale di soli 20 esemplari adulti allo stato brado, infatti, è considerata vicina alla scomparsa. A dare il lieto annuncio è stato il Red wolf recovery program, il programma statale che da anni lavora per tentare di dare un futuro al lupo rosso, noto con il nome scientifico di Canis rufus. I sei cuccioli scoperti – 4 femmine e 2 maschi – sono stati visitati e monitorati con cura: stanno bene e sono i figli di una coppia ben nota agli studiosi che seguono la specie. La mamma è conosciuta infatti con il codice 2225, mentre il padre è 2323. «Si tratta di una coppia che si è formata grazie all’intervento dell’uomo e alla sue azioni di gestione della specie», chiariscono dal Red wolf recovery program. «Successivamente i due lupi rossi hanno seguito gli istinti naturali, stabilendo il loro territorio e accoppiandosi. E dando infine vita a una generazione che rappresenta una speranza per tutti noi». Del resto, era dal 2018 che non nasceva una cucciolata in natura. Ma fin dagli anni 80 la sua sopravvivenza è stata a rischio.

Chiamato “lupo d’America”, il lupo rosso è l’unico grande predatore la cui zona storicamente si trova tutta all’interno degli Stati Uniti, dal Texas fino al New England. Ma la caccia ha gradualmente ridotto l’area in cui questi maestosi animali vivono e si riproducono e, nel 1980, per la prima volta, sono stati dichiarati scomparsi allo stato libero. Gli studiosi, però, non si sono dati per vinti. Nel 1987, con un esperimento innovativo di successo, otto esemplari vissuti in cattività sono stati rilasciati nella Carolina del Nord, e hanno dato vita a una popolazione che ha raggiunto gli oltre 100 membri. Il pericolo sembrava scampato. Il bracconaggio e i cambiamenti nella gestione messi in atto dal Fish and Wildlife Service, l’agenzia statunitense che si occupa della gestione e conservazione della fauna selvatica, hanno invece causato un nuovo crollo nel numero dei lupi. Una cifra scesa fino ai 20 sopravvissuti degli ultimi anni, senza peraltro alcuna nascita a far ben sperare per il futuro. Almeno finora. Questi sei cuccioli, insieme con i circa 240 esemplari “allevati” in riserve specifiche, sono chiamati a una vera e propria missione di salvataggio: continuare a popolare i boschi della Carolina del Nord.  

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