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I cagnolini brasiliani diventano figurine di… calciatori

Bombom, Shakira, Ticiane e tanti altri quattrozampe abbandonati si sono trasformati nei campioni della nazionale di calcio brasiliana. Nel periodo dei Mondiali 2022, che iniziano il 20 novembre, l’ONG Mia Dotty cerca così di sensibilizzare all’adozione.

di Redazione

Un’iniziativa simpatica e, in previsione dei mondiali, anche attuale: i cani di un rifugio in Brasile diventano… campioni di calcio. I volontari di Mia Dotty, ONG del comune di Itapetininga, nello stato di San Paolo, hanno ideato figurine di “calciatori a quattrozampe” e le hanno pubblicate sui propri social, come si trattasse dell’album di una vera squadra. L’intento è quello di sensibilizzare la popolazione all’adozione e alla proprietà responsabile degli animali.

«Il calcio è lo sport più amato in Brasile, quindi inserire animali abbandonati in questo contesto attira l’attenzione con maggiore forza. Il nostro scopo è far conoscere gli animali che vivono nel nostro rifugio nella speranza di trovare famiglie disposte ad adottarli», ha raccontato a Zoon Magazine Adriana Plens, fondatrice della ONG Mia Dotty. 

Il rifugio di Itapetininga conta, tra cani e gatti, oltre cento animali. Per “ omporre” l’album dei Mondiali 2022 sono stati scelti 28 cani che vivono lì da più di quattro anni e che sono già pronti per essere accolti in famiglia. 

«Le persone di solito adottano i cuccioli, ma noi vogliamo sottolineare la necessità e il vantaggio di scegliere cani adulti, perché così si conosce già qual è la loro taglia e il loro profilo», spiega Adriana Plens. 

Queste figurine virtuali, rigorosamente con i colori della bandiera del Brasile, presentano la fotografia del peloso, le sue caratteristiche principali e il suo soprannome da vero bomber. Tra i campioni ci sono: Tyson, il numero 10 amante della squadra; Lelo, il mancino d’oro amico speciale, e Barbicha, fedele amico e re della difesa.

«Il nostro lavoro consiste principalmente nel salvare animali in situazioni di estremo abbandono e maltrattamento. Ci prendiamo cura di loro: li vacciniamo, li sterilizziamo e cerchiamo di incoraggiare famiglie responsabili e amorevoli ad accoglierli in casa. L’idea dei cani calciatori, in questo periodo in cui tutti parlano e aspettano i Mondiali di calcio, speriamo possa essere una “figurina” vincente», conclude la fondatrice di Mia Dotty.

(Foto d’apertura: Mia Dotty)

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