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«Goal a 4 zampe». Valentina Cristiani racconta il rapporto tra wags e animali domestici 

Nel libro trenta testimonianze di compagne di calciatori, giornaliste e opinioniste. Racconti, conditi dalla prefazione di Simona Ventura, che dimostrano come l’amore per gli animali migliori le nostre vite. 

di Alessio Pagani

Animali scelti come compagni di vita, raccontati dalle loro compagne umane. Con una veste particolare. Merito della giornalista sportiva Valentina Cristiani, nelle librerie con “Goal a 4 zampe”, un simpatico volume che unisce calcio, animali e vip. Edito da Giraldi editore il libro è tutto incentrato sull’amore delle donne del calcio così ben conosciute dall’autrice – wags, giornaliste e opinioniste della carta stampata e della tv – per cani, gatti, cavalli e persino roditori. Presenze costanti nella vita di queste magnifiche trenta scelte come simbolo di un rapporto in continua evoluzione. Come ha raccontato proprio a Petme.it l’autrice, attesa alla Libreria Feltrinelli di Genova, mercoledì 18 gennaio alle 18, per la presentazione del libro.

Partirei dal chiederle la genesi di questo libro così particolare. Come nasce l’idea di raccontare le storie wags e animali da compagnia? 

L’idea di raccontare le storie di giornaliste e wags per il mio libro “Goal a 4 zampe” è frutto di una grande empatia tra donne, fiducia reciproca, spirito di collaborazione, lavoro di squadra, in primis con l’editrice Rossella Bianco, quindi con Simona Ventura che ha curato la prefazione, poi con Francesca Baraghini, giornalista di SkyTG24 che ha scritto l’introduzione.

Raccontando tante storie di animali, ha capito qual è l’impatto davvero benefico dei quattro zampe sulle nostre vite? 

Vivere con un animale aiuta a stare meglio. Lo testimoniano numerose pubblicazioni scientifiche. Vivere insieme a un amico a quattro zampe non solo migliora il buonumore e allontana le emozioni negative, ma avrebbe un effetto positivo anche sulla salute fisica e, in particolare, aiuterebbe i pazienti affetti da malattie cardiache a stare meglio. In particolare il contatto con il pelo del gatto produce ossitocina, l’ormone della felicità. Si tratta di un’azione piacevole e distensiva, che agisce in modo positivo sul battito, sulla frequenza cardiaca e sulla pressione arteriosa. 

Esistono vari modi di approcciarsi a cani e gatti e c’è chi è una vera esperta. È l’esempio di Matilde Rossi, moglie del portierone del Bologna Skorupski. Cosa le ha raccontato di particolare? 

Matilde Rossi è addestratrice Enci, l’Ente nazionale della cinofilia italiana. Dei cani è proprio innamorata e li porta in giro per l’Italia seguendo suo marito calciatore. Ha sempre scelto l’auto e persino la casa in base alle necessità del suo cane. Da piccola sognava di diventare veterinaria e ancor oggi un po’ si pente di non esserci riuscita. A contatto con questi animali è serena e si sente nel posto giusto. Una passione che condividi con Lucasz Skorupski, il marito calciatore del Bologna, e il loro bambino. Ha un vero istinto di protezione per gli animali e non è un problema rinunciare ad una serata, a un viaggio o a una vacanza se stanno male. 

Ci sono altre curiosità relative ad altre storie che può raccontare?  

Tante e le più svariate. Marina Presello, giornalista di SkySport, ha chiamato il suo cagnolino Zico, come il fuoriclasse brasiliano idolo dei tifosi dell’Udinese, perché in Friuli era un mito. La sorellina di Zico invece si chiama Holly da Olivier Bierhoff, altro calciatore simbolo bianconero. Ora a casa dei suoi hanno 5 cagnolini, la mamma e tre figlioletti, più quello della sorellina. Mentre lei ha in casa una gatta bianca, Tabata. Qualche altro aneddoto delle mie protagoniste? La giornalista Terry Schiavo da piccina portò a casa un topolino credendo fosse un criceto. La giornalista Riccarda Riccò da bambina ha avuto una ghiandaia libera in casa e con la quale girava per strada tenendola sulla spalla tipo pappagallo. 

Per scrivere un libro così immagino che oltre alle doti di giornalista e scrittrice serva un alto grado di empatia nei confronti degli animali. Lei che rapporto ha con i pet?  

Io sono da sempre stata circondata dall’amore degli amici animali. Da piccina ho avuto due tartarughe, poi un gattino, un coniglietto nano. Ora c’è Chanel, la mia gattina “birichina” di 2 anni. La relazione con un pelosetto è terapeutica perché si fonda sulle emozioni che, reciprocamente, vengono scambiate tra il pet e la persona. 

Chiudiamo partendo dall’inizio. Dalla prefazione di Simona Ventura, che incarna il ruolo di wag e di personaggio che ha gravitato nel mondo dell’informazione anche sportiva. Come l’ha coinvolta, anche lei è stata folgorata dai quattro zampe?  

Ho conosciuto Giovanni Terzi, compagno di Simona, che ho intervistato per la Gazzetta sul suo libro, e gli ho chiesto gentilmente la disponibilità di Simona che è subito arrivata. Diversi anni fa Simona aveva accolto nella sua grande famiglia allargata un cane di razza Jack Russel, Hugo. Un cane forte e vivace, ma che al contempo ha tanto bisogno di affetto. A lui, ormai un decennio fa, nella sua web tv aveva dedicato The Beautiful Life of Hugo, il primo reality dedicato a tutti gli amanti dei cani. E chi poteva essere più indicata di lei per realizzare la prefazione? 

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