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Gli animali d’affezione possono entrare in ospedale: il progetto dell’ospedale di Biella

Si chiama “HelloPet!” e nasce dall’idea di un infermiere. Grazie a lui e alla direttrice delle professioni sanitarie della clinica oggi, a Biella, cani e gatti possono far visita ai padroni ricoverati in ospedale.

di Redazione

«Nel 2019 un giovane ragazzo in gravi condizioni cliniche, ricoverato in ospedale, ha espresso il desiderio di poter salutare per l’ultima volta il suo amico a quattro zampe, un golden retriever. La richiesta, purtroppo, non è stata accolta ma questa esperienza è stata molto toccante per tutta l’équipedel reparto», inizia così il racconto di Marco Casarotto, infermiere dell’ospedale di Biella. 

HelloPet! è un progetto che permette ai pazienti ricoverati in ospedale di incontrare i propri animali domestici, soprattutto ai degenti che devono trascorrere molto tempo in clinica. «Quando mi è venuta questa idea ne ho parlato con un mio collega, Stefano Di Massimo, e insieme siamo andati dalla dottoressa Antonella Croso, la nostra direttrice delle professioni sanitarie. Lei ha subito approvato il progetto», continua l’infermiere.

Si tratta del primo ospedale in Piemonte che ha predisposto uno spazio dedicato alle visite di cani e gatti.

 «La clinica di Biella ha un’ala non sanitaria, nata con finalità commerciali, che è diventata lo spazio riservato agli incontri. L’animale non passa dalle corsie, ma entra direttamente in questa sala da una porta che dà sull’esterno. Il paziente lo raggiunge, anche eventualmente con il letto, accompagnato dal personale sanitario», spiega Marco Casarotto. 

L’ingresso di un animale in ospedale non rappresenta un pericolo, anzi è un valore aggiunto. Sono ormai dimostrati gli effetti positivi del rapporto degli umani con gli animali e la possibilità di mantenere il legame affettivo, anche durante la degenza, diventa un valore assistenziale e di qualità del percorso di cura del paziente. 

«Nei momenti più difficili della malattia l’animale d’affezione potrebbe avere un ruolo di mediatore emozionale ed essere un valido aiuto sia per il paziente sia per i familiari. Sono state previste regole ben precise per garantire l’igiene e la sicurezza dell’ambiente ospedaliero», dichiara l’ideatore del progetto. «Per ottenere l’autorizzazione, al momento della richiesta è necessario presentare copia del libretto sanitario aggiornato dell’animale e un certificato veterinario che attesti lo stato di buona salute dello stesso», conclude Marco Casarotto.

A causa della pandemia, il progetto “HelloPet!” è stato avviato solo nei primi giorni di luglio 2022 e, in meno di un mese, ci son già stati quattro incontri fra padroni ricoverati e i loro animali. 

(Foto: Ospedale di Biella)

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