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Gatti nel mirino, sono davvero una specie invasiva?

L’Accademia delle scienze polacca li ha inseriti nella lista degli animali responsabili della crisi della biodiversità. Ma non tutto il mondo naturalistico la pensa così.

di Alessio Pagani

Predano piccoli uccelli e mammiferi. Per questo in alcune aree ristrette e in particolari condizioni per loro vige una sorta di lockdown. Ora, però, proprio per il loro impatto dannoso sulla biodiversità, si arriva persino a volerli inserire tra le specie aliene invasive. Stiamo parlando del gatto domestico, a quanto pare un nuovo nemico pubblico. In Polonia, proprio sulla base del loro naturale istinto alla predazione, l’Accademia delle scienze ha equiparato i felini di casa alle altre 1.786 specie elencate come invasive in un database nazionale, gestito dall’Istituto di conservazione della natura. Una decisione, va detto, che è stata subito fortemente criticata tanto che gli scienziati polacchi hanno poi dovuto dichiarare pubblicamente che la definizione dei gatti come specie aliena non implica misure di soppressione o abbattimenti programmati dei felini. Resta però il marchio, non troppo simpatico, che è stato loro appiccicato addosso. Eppure non è la prima volta che i mici finiscono nel mirino. In Australia, lo scorso dicembre, i proprietari di gatti sono stati invitati a tenerli chiusi in casa, o farli uscire soltanto legati, per evitare che uccidessero alcuni esemplari di volatili. In Gran Bretagna i media hanno spesso dato voce alla preoccupazione di chi vede nei felini domestici una delle maggiori cause per la moria di uccelli. Così come in Germania, dove ai gatti è vietato stare all’aperto nel periodo di riproduzione dell’allodola crestata. Ma davvero alcune specie di volatili sono in pericolo per colpa dei gatti? A rispondere ci ha pensato proprio la britannica Royal Society for the Protection of Birds, tra le maggiori e più autorevoli organizzazioni per la protezione degli animali in Europa. «Nonostante il gran numero di uccelli uccisi dai gatti nei giardini, non ci sono prove scientifiche evidenti che questa mortalità stia causando un declino delle popolazioni di uccelli», ha messo nero su bianco sul proprio sito internet. «Molti milioni di uccelli muoiono naturalmente ogni anno, principalmente per fame, malattie o altre forme di predazione. Ed è provato che i gatti tendono a catturare uccelli deboli o malati».  

(Foto: IPA)

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