Fiumicino, ai cani non sfuggono i vestiti imbevuti di droga

L’idea era tutto sommato abbastanza originale: prendere dei vestiti, inzupparli di cocaina liquefatta e passare così i controlli doganali. I trafficanti, però, non avevano fatto i conti con il fiuto dei cani: una risorsa in grado di intercettare la droga in ogni sua forma e senza il bisogno di vederla. Per loro è solo l’odore a fare la differenza, e liquida o solida la droga lascia sempre la stessa traccia. Quella che sono stati capaci di trovare anche questa volta. Risultato: ben 18 chili di cocaina liquida in arrivo dal Brasile. Il trolley di una donna di 30 anni, all’apparenza uguale a tante altre valige, non è sfuggito ai cani anti-droga che hanno puntato dritti all’obiettivo facendo scoprire il traffico di stupefacenti.   

Così sia la donna sia l’uomo che la stava aspettando, un trentenne del Paraguay, sono stati arrestati e dovranno rispondere di narcotraffico internazionale. La posizione della donna però potrebbe migliorare. È stata lei infatti a indicare il destinatario della spedizione e questo potrebbe farle ottenere alcuni benefici.  

Resta l’importanza del sequestro: 18 chili di cocaina con cui erano stati completamente intrisi 4 giubbotti da uomo, 23 t-shirt, 4 canottiere, 3 pantaloni corti e 5 pantaloni lunghi sempre da uomo, 8 paia di calze da tennis, una felpa, due camicie da notte da donna, biancheria intima e 2 asciugamani. Anche se non è così frequente, non è la prima volta che vengono pizzicati corrieri di questo tipo. A marzo del 2019 le Fiamme Gialle di Fiumicino avevano sorpreso un’anziana signora, proveniente da Lima e residente a Perugia, che all’interno del suo bagaglio trasportava vestiti imbevuti di cocaina, per un totale di 3 chili di sostanza stupefacente. Ad allertare i finanzieri era stata l’eccessiva rigidità degli abiti. 

(Foto d’apertura: IPA)

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