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Rane di vetro e farfalle, calamari e polpi invisibili: gli straordinari animali trasparenti

Queste creature per sopravvivere devono mimetizzarsi e hanno scelto la trasparenza per sfuggire agli occhi dei predatori. Così riescono a confondersi meglio con l’ambiente circostante.

di Alessio Pagani

Affascinanti come pochi altri animali. Per certi versi incredibili eppure reali. Preziosi come un cristallo e delicati come il vetro. Sono alcune delle creature più complesse e affascinanti del pianeta e hanno una particolarità: non hanno nulla da nascondere. Perché sono trasparenti, in parte o totalmente. Con la pelle o le squame simili a un leggerissimo velo, tanto da permetterci di osservarne l’apparato scheletrico e gli organi interni. Per loro questo però non è un vezzo: è una strategia di sopravvivenza. Il modo migliore e più efficace di evolversi per trovare spazio nel pianeta animale. La spiegazione scientifica di questa trasparenza risiede unicamente nella necessità di dover crescere e prosperare in ambienti pericolosi. Negli oceani, dove le vie di fuga sono praticamente inesistenti, poter essere quasi invisibili e camuffarsi nell’acqua per evitare l’attacco dei grandi predatori è una risorsa in più; nelle foreste tropicali, invece, questa capacità di apparire un tutt’uno con l’ambiente diventa quasi una barriera per i predatori. E garantisce un vantaggio ulteriore: poter cacciare, e cogliere la preda di sorpresa, senza essere notati.

Il calamaro bioluminescente e il pesce chirurgo

Benché dotato di un corpo trasparente, che consente di vedere i suoi organi interni, l’Ancistrocheirus non è del tutto “trasparente”. I suoi organi, infatti, sono bioluminescenti. Il calamaro vive nei mari più profondi, a 1000 metri di profondità, e questa capacità di illuminarsi serve, con ogni probabilità, ad attrarre potenziali prede. Una facoltà resa possibile grazie alla presenza di numerosi fotofari – organi capaci di produrre luce – su tutto il suo corpo. Ne presenta di grandi sulla testa, sulla base delle braccia e all’inizio dei tentacoli.

Sfrutta la sua trasparenza per sfuggire agli attacchi, invece, il giovane pesce chirurgo. I pesci di questa famiglia vivono nei mari tropicali e prima di raggiungere la maturità la loro pelle risulta essere trasparente, quasi invisibile in acqua, caratteristica che consente loro di passare inosservati e ne aumenta le possibilità di crescita. Gli avannotti, inoltre, presentano 13 aculei velenosi sulla pinna dorsale. Solo quando raggiungono i 10 centimetri di lunghezza iniziano a colorarsi di azzurro, assumendo la livrea e l’aspetto da adulti.

Il pesce testa trasparente, il polpo di vetro e il gambero fantasma

Il Macropinna microstoma è un piccolo pesce, lungo al massimo 15 centimetri, che vive di solito nei mari profondi dell’Oceano Pacifico settentrionale e lo si può incontrare dai 500 ai 4.000 metri di profondità, dove non c’è luce. Il cranio trasparente serve all’animale per catturare la luce e rifletterla, quasi fosse un faro. Tutto merito di una sorta di capsula semisferica incolore che copre e protegge gli occhi e che può dare l’impressione che la testa sia trasparente: le due rientranze all’estremità anteriore della testa in realtà non sono occhi, ma organi olfattivi.

Puntano invece a non attirare attenzioni i polpi di vetro. Di dimensioni ridotte – possono raggiungere mediamente i 2 centimetri di lunghezza – i polpi trasparenti, o polpi di vetro, vivono prevalentemente al largo delle coste di Haiti. Escludendo le macchie arancioni presenti sui tentacoli, questi animali sono quasi del tutto invisibili e si garantiscono così la possibilità di passare inosservati.

Al pari del gambero fantasma del Camerun, diffuso nelle acque dell’Africa Occidentale, che da adulto può essere lungo anche 15 centimetri e presenta una colorazione così chiara da essere quasi trasparente, tanto da confondersi con l’acqua e godere così di una mimetizzazione pressoché perfetta.

La formica faraone e lo scarabeo tartaruga

Qui parliamo di trasparenze lievi, non di invisibilità. La formica faraone, infatti, è un piccolo insetto lungo appena 2 millimetri. La caratteristica che le consente di evitare l’attacco da parte dei predatori è legata alla sua capacità di confondersi. Quasi la metà del suo corpo, infatti, risulta essere completamente trasparente, ma assume tonalità diverse in base al cibo assunto proprio per adattarsi meglio all’ambiente circostante.

È parzialmente trasparente anche lo scarabeo tartaruga. Il dorso di questo animale è infatti quasi invisibile, mentre la parte centrale è caratterizzata da colorazioni vivide – gialle, nere o anche oro – per poter ingannare i predatori e tenerli lontani.

La farfalla e la rana di vetro

La Greta oto, o farfalla di vetro, è un lepidottero assolutamente particolare. Il 75% delle sue ali sono infatti trasparenti. All’osservatore potrebbe sembrare di guardare attraverso piccole finestre. La caratteristica le consente di sfuggire a una moltitudine di predatori, che quasi non si accorgono della sua presenza sui fiori. I bordi opachi delle sue ali sono marrone scuro, a volte con striature rosse o arancioni, e le conferiscono ulteriori capacità di mimetizzazione.

Le Centrolenidae, invece, vengono chiamate rane di vetro per la pelle translucida sul ventre che permette a chi le osserva di vedere distintamente tutti gli organi all’interno. È di fatto trasparente a causa della mancanza di pigmento. La specie è considerata prossima alla minaccia di estinzione per la scomparsa del proprio habitat, nonostante alcuni programmi scientifici di conservazione contribuiscano a salvaguardarla.

(Foto d’apertura: rana di vetro, @metromaze)

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