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È strage di delfini sulle coste francesi

Dopo la scoperta di centinaia di delfini spiaggiati in queste ultime settimane nelle regioni atlantiche della Francia, la Lega per la Protezione degli Animali (Lpo) chiede l’interruzione per almeno un mese di alcune pratiche di pesca accusate di causare la morte dei cetacei.

di Alessio Pagani

È strage di delfini sulle coste atlantiche della Francia. «Dal mese di dicembre, oltre 300 cadaveri di piccoli cetacei, in gran parte delfini comuni protetti dalla legge, sono stati rinvenuti sulle coste francesi, più particolarmente, in Vandea e in Charente-Maritime». Lo scrive il presidente di Lpo, Allain Bougrain-Dubourg, in una lettera che intende inviare al presidente francese, Emmanuel Macron, il 31 gennaio. «È giunto il tempo di fare il massimo per salvare questi animali dal maltrattamento, se non dall’estinzione» e di «sospendere da adesso per per diverse settimane le pratiche di pesca responsabili della cattura di delfini nel Golfo di Gascogna», aggiunge l’esperto.

Anche Sea Shepherd France davanti ai corpi mutilati degli animali è in allarme. «Quando li troviamo in queste misere condizioni significa che, o sono stati in qualche maniera macellati, oppure che qualcuno ha cercato di fare affondare le carcasse per nascondere le prove della cattura». Quegli esemplari, infatti, non sono morti per cause naturali. Così come lo spiaggiamento, avvenuto solo dopo che qualcuno li ha uccisi e brutalmente mutilati al largo. Il sospetto è che si tratti di una sorta di ritorsione di alcuni pescatori. I delfini, infatti, hanno imparato ad approfittarsi del pescato che sfugge alle reti, così capita che vengano uccisi, mutilati e persino sfilettati. «Ogni anno è una vera carneficina», ha voluto sottolineare Lamya Essemlali presidente di Sea Shepherd France. «Una vergogna per il nostro Paese».  

(Foto d’apertura: LPO)

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