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Dormire male: colpa anche di cani e gatti?

Secondo un nuovo studio gli animali di casa, oltre a tenere compagnia, potrebbero rischiare di disturbare il sonno dei suoi padroni. Ma non è sempre così: per i malati cronici possono essere invece un buon “sonnifero”.

di Lorenzo Sangermano

Poter dormire tutta la notte di un sonno profondo per molte persone è quasi un miraggio. La situazione non migliora, anzi pare si complichi, tra i proprietari di animali domestici. Secondo una nuova ricerca della Lincoln Memorial University, infatti, la presenza di amici a quattro zampe in casa può aumentare il rischio di trascorrere notti difficili.

Lo studio si è basato su volontari, dei quali è stata presa in considerazione la qualità del sonno: aspetti come la durata del riposo, l’addormentarsi con difficoltà, i risvegli frequenti, il russare e altri parametri quali l’età e la professione svolta. Ne è risultato che i proprietari di cani e gatti dormono peggio di chi non possiede un animale, anche se non è stato dimostrato un reale rapporto causa-effetto tra l’avere un animale e le notti inquiete. 

La ricerca, come già altre in passato, suggerisce solo un probabile impatto negativo di cani e gatti sulla qualità del riposo del loro umano, ma per stessa ammissione di chi l’ha realizzata è necessario condurre ulteriori studi di approfondimento.

Un cane in casa pare comporti una maggiore possibilità di disturbi del sonno. I felini invece porterebbero con sé l’aumento di spasmi alle gambe dei proprietari. «Studi precedenti sull’associazione tra la presenza di animali domestici e qualità e disturbi del sonno hanno prodotto risultati contrastanti», ha dichiarato la dottoressa e autrice della ricerca Lauren Wisnieski. «Cani e gatti, infatti, possono contribuire positivamente alla qualità del nostro sonno grazie al loro sostegno affettivo: ci danno un senso di sicurezza e compagnia, che può portare a miglioramenti nei livelli di ansia, stress e depressione. Ma non è sempre così».

Sembra che il punto non stia nel comportamento dei nostri quattrozampe durante la notte, o nel come li abbiamo abituati: è però evidente che se il gatto, animale notturno, ha libero accesso alla nostra stanza ed è irrequieto, anche se adoriamo la sua compagnia i risvegli possono essere frequenti. Così come consentire al cane di entrare nel lettone non sempre è una buona idea per dormire tranquilli. 

La nuova ricerca prende in considerazione diversi aspetti. Per quanto riguarda i malati cronici allettati la studiosa ha scoperto, al contrario, che la vicinanza agli animali domestici può migliorarne il sonno, diminuire l’ansia e stabilire una routine notturna. Miglioramenti possibili anche per i proprietari di animali che, con questi, hanno sviluppato un legame molto forte. Il loro sonno presenterebbe infatti una qualità più alta rispetto a quella degli umani con un legame debole con la loro contro-parte animale.

(Foto d’apertura: IPA)

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