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Da Milano a Imola. Il gatto Kilo torna a casa dopo un anno

Il micio era finito dentro un furgone aperto e dopo un viaggio di 250 chilometri ha vagato per 12 mesi. Grazie al microchip è stato possibile restituirlo ai suoi familiari: «Ora gli abbiamo messo un GPS».

di Alessio Pagani

La storia di Kilo è quella di un gatto viaggiatore, curioso e persino spericolato. Una storia che, nonostante i rischi corsi dal felino, si è conclusa con un lieto fine: il ritorno a casa. Dopo un viaggio decisamente inusuale partito circa un anno orsono. Allora il micio, durante una passeggiata in un giorno di pioggia in un paese dell’hinterland di Milano, ha deciso di cercare riparo all’interno di un furgoncino parcheggiato a lato della strada. Quando la porta si è chiusa, pero, Kilo si è trovato bloccato. Riuscendo a scendere solo dopo tanti chilometri, circa 250, nella zona di Imola.

Lì è stato costretto a vivere per strada arrangiandosi fino a quando, nelle scorse settimane, è stato notato da una coppia. I due hanno capito subito, però, vista la familiarità con la casa e le persone, che il micio aveva sicuramente una famiglia che lo stava aspettando. E così hanno avvisato il gattile locale e Coala, la cooperativa di Imola che lo gestisce. Sono stati loro a notare che l’animale era in possesso del microchip da cui, non senza fatica visto che le banche dati di regioni diverse ancora non comunicano tra loro, si è risaliti ai suoi proprietari. Dopo mesi di ricerche nella zona di Milano, la sua proprietaria, la signora Silvana, non sperava più di potere riabbracciare il suo amico a quattro zampe. «Inutile raccontare con quanta felicità e commozione Kilo è stato riabbracciato dalla sua famiglia che, appena saputo del ritrovamento, si è precipitata da noi. Ora Kilo», ha raccontato sulla pagina Facebook i responsabili del Gattile di Imola, «dorme di nuovo al calduccio nella sua adorata casa e con i suoi cari». Con un nuovo collare pensato apposta per lui. Dotato di sistema di localizzazione GPS, «Per evitare», hanno raccontato, «che possa “perdersi” di nuovo».  

(Foto d’apertura: Facebook/Coala Gattile di Imola)

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