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Cucciolo di tigre buttato nella spazzatura: lo zoo di Atene lotta per salvarlo

Il felino è stato abbandonato in un cassonetto dei rifiuti. Il Parco zoologico dell’Attica: «Era spaventato, magro e disidratato. Stiamo facendo il possibile per aiutarlo».

di Alessio Pagani

Una vicenda assurda e gravissima. Figlia, probabilmente, del commercio illegale di animali selvatici. Sfortunato protagonista un cucciolo di tigre bianca di appena tre mesi, ritrovato in un bidone della spazzatura davanti allo zoo di Atene, l’Attica Zoological Park, da un addetto alle pulizie che ha avvisato i vertici della struttura. «È la prima volta in assoluto che un animale del genere viene scaricato fuori dal nostro zoo», ha dichiarato alla Reuters il fondatore, Jean-Jacques Lesueur. «Abbiamo avuto un certo numero di casi di animali lasciati lì, di solito si tratta di animali domestici abbandonati. Ma una tigre, mai». Anche perché il cucciolo si trovava in condizioni disperate: ha problemi alle ossa legati soprattutto alla dieta scorretta con cui è stato alimentato e al momento della sua scoperta «era spaventato, magro e disidratato».   

Per questo i veterinari si stanno prendendo cura di lui giorno e notte. Non essendo in grado di mangiare da solo, infatti, viene nutrito a mano. «In pochi giorni ha guadagnato un chilo di peso», sottolineano dallo zoo greco, «tuttavia gli esiti della risonanza magnetica e della Tac cui è stato sottoposto non sono buoni». Confermano, infatti, la gravità delle sue condizioni di salute, poiché sono state riscontrate sia deformità genetiche sia implicazioni della sua cattiva gestione. «Il giovane animale», aggiungono i veterinari, «soffre di notevoli problemi alla colonna vertebrale, al bacino, alle costole, oltre a molte ossa che limitano e rendono dolorosa la sua mobilità. Allo stesso tempo, a causa dello scheletro deformato, alcuni organi vengono compressi, rendendo difficoltosa così anche l’assunzione di cibo o la sua respirazione».  

Un quadro clinico serio che deve essere affrontato dai massimi esperti. Per questo la struttura greca ha condiviso un appello a tutti i veterinari specializzati in grandi felini per tentare di salvare l’animale e la mobilitazione internazionale è già partita. Ma non solo. È già stata trovata la disponibilità di un centro specializzato in Europa in cui trasferire il tigrotto se le sue condizioni lo permetteranno. Secondo l’Anima Wildflife Association, associazione greca che tutela gli animali, questo caso è legato alla piaga del traffico illegale di fauna selvatica. «Sappiamo di tanti animali che entrano illegalmente in Grecia, dai serpenti alle tigri. Solitamente provengono da punti di ingresso come Turchia o Cipro». Un commercio da fermare assolutamente. Anche se la priorità, ora, è tentate di salvare il cucciolo di tigre.   

(Foto d’apertura: Attica Zoological Park)

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