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Così la plastica uccide le balene. Ne mangiano 10 milioni di pezzi al giorno  

Questi mammiferi sono particolarmente a rischio di ingestione di microplastiche a causa del loro comportamento di filtraggio, dell’immenso consumo alimentare e dei loro habitat sempre più inquinati.

di Alessio Pagani

Le balene ormai mangiano plastica. Fino a 10 milioni di pezzi al giorno. Questi mammiferi, i giganti degli oceani, subiscono, infatti, gli effetti peggiori dell’inquinamento. Questo succede a causa di tre fattori: il loro comportamento di filtraggio, dell’immenso consumo alimentare e dei loro habitat sempre più inquinati. Determinante, però, è proprio la presenza di plastica che ormai ha “conquistato” ogni angolo del Pianeta, comprese le profondità marine. Le balene che nuotano nella costa della California possono, così, ingerire fino a 10 milioni di pezzi di microplastiche al giorno. Questa allarmante stima è stata elaborata dagli scienziati della Stanford University e della California State University, che hanno pubblicato un articolo sulla rivista Nature per rendere noti i risultati del proprio lavoro. Il team, guidato da Shirel Kahane-Rapport e Matthew Savoca, ha sviluppato dei modelli per calcolare quanta microplastica questi mammiferi possano ingerire su base giornaliera.

I ricercatori hanno combinato i dati sulla microplastica della California Current con misurazioni del comportamento alimentare di 191 esemplari. Arrivando così al drammatico esito. Questi animali, rivelano gli autori, «si nutrono principalmente a profondità di 50-250 metri, dove si trova la maggior parte delle microplastiche». Sulla base delle misurazioni, gli studiosi hanno stimato che le balenottere azzurre potrebbero consumare circa 10 milioni di pezzi di microplastica al giorno, mentre le megattere potrebbero ingerire quotidianamente fino a quattro milioni di frammenti. Sebbene non si conoscano gli effetti a lungo termine dell’assunzione di queste sostanze, gli scienziati suggeriscono che le balene potrebbero correre rischi fisiologici e tossicologici. «Questi risultati», chiariscono gli studiosi, «evidenziano come le microplastiche rappresentino un importante fattore di stress per la popolazione di balene, per cui nelle prossime indagini sarà fondamentale comprendere le conseguenze di questo inquinamento su tutta la fauna marina».  

(Foto d’apertura: @mattwalch)

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