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Come riconoscere se il tuo gatto soffre di ansia

Sono diversi i campanelli d’allarme che denunciano lo stress del micio. Imparare a riconoscerli è importante per il suo benessere e la nostra tranquillità. Attenzione anche alle fusa: se sono molto ripetute potrebbero essere una richiesta d’aiuto.

di Lorenzo Sangermano

Molto spesso si pensa che solo le persone possano provare stress o ansia. In realtà a doverne sopportare il peso sono anche i nostri animali da compagnia. Nel mondo felino, i gatti possono sviluppare forme di ansia proprio come i loro padroni. Ma come fare a riconoscerne i segnali? Secondo gli esperti, esistono diversi fattori che possono aiutare a valutare la salute del gatto.

Eliminazione inappropriata: spesso alla vista del gatto che svolge i propri bisogni al di fuori dalla lettiera il pensiero di un dispetto sembra scontato. Il felino domestico però non ha intenzione di giocare. Infatti segni di urina o di feci sparsi per casa possono essere indicatori di una sofferenza da parte dell’animale.

Una vita solitaria: la preoccupazione può essere legittima anche nel momento in cui il proprio gatto si rifugia nella sua solitudine. L’isolamento, che spesso è accompagnato da letargia e forte stanchezza, è uno dei principali segnali di ansia.

Variazione di peso: in natura, in realtà, gatti obesi non esistono. Di fronte a un aumento di peso del proprio animale, è molto probabile che a causarlo sia l’ansia. Infatti i gatti si nutrono poco e spesso, poiché hanno uno stomaco piccolo e poco flessibile. 

Scarsa o eccessiva pulizia: l’igiene del gatto è un segnale fondamentale per poter comprendere il suo stato d’animo. Infatti, in caso di agitazione o ansia, il gatto può pulirsi in modo compulsivo fino a causare la caduta del pelo nelle zone interessate. Allo stesso tempo, isolandosi, il gatto può incorrere nella trascuratezza della sua igiene.

Aggressività: comportamenti aggressivi e violenti da parte del gatto sono uno dei principali segnali della presenza di ansia. Nel momento in cui il semplice gioco si trasforma in agguati insensati che lasciano segni profondi sui proprietari è consigliabile portare il proprio gatto da un veterinario.

Fusa eccessive: il tipico suono emesso dai gatti trae spesso in inganno i proprietari. Infatti i felini lo producono emettendo vibrazioni benefiche per il proprio corpo, in grado anche di assumere un ruolo anti-dolorifico. Le fusa eccessive possono essere la manifestazione di una sofferenza da parte del gatto, risultando quindi come uno strumento di comunicazione del proprio affetto e, allo stesso tempo, di una richiesta di aiuto.

Le possibili cause dell’ansia

Di fronte alla sofferenza del proprio gatto, la preoccupazione è inevitabile. In caso di ansia però è possibile risalire a semplici cause che possono generare cambiamenti nel comportamento dell’animale. Oltre all’eventualità di un dolore fisico, l’ansia del felino può avere origine soprattutto da cambiamenti nel suo habitat. I gatti sono infatti animali molto abitudinari e ogni piccolo cambiamento nella loro routine e nei loro spazi può creare loro una grande agitazione. Tra le cause principali si possono considerare: presenza di rumori forti, traslochi, cambi di arredamento o, in particolare, l’ingresso nel nucleo familiare di un nuovo animale.

(Foto d’apertura: IPA)

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