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Che grande successo i cani in classe: il progetto “A scuola ConFido”

Nella città brianzola di Brugherio, l’associazione di cultura cinofila ConFido porta avanti un progetto pioneristico che coinvolge la scuola elementare locale Don Camagni e avvicina i bambini al meraviglioso mondo dei cani. Si tratta del progetto “A scuola ConFido”, nato per promuovere un’esperienza diretta di convivenza in classe con l’animale a quattro zampe. Due giornate, […]

di Silvia Stellacci

Nella città brianzola di Brugherio, l’associazione di cultura cinofila ConFido porta avanti un progetto pioneristico che coinvolge la scuola elementare locale Don Camagni e avvicina i bambini al meraviglioso mondo dei cani. Si tratta del progetto “A scuola ConFido”, nato per promuovere un’esperienza diretta di convivenza in classe con l’animale a quattro zampe. Due giornate, quelle del 22 e del 29 maggio, sono state dedicate interamente a «un percorso di scoperta ed educazione all’approccio al cane e alle regole di educazione civica».

Tra gli altri progetti innovativi dell’associazione, c’è anche “Cane Donatore”, con cui ConFido ha realizzato una banca dati di cani donatori di sangue, molto utile in caso di emergenze veterinarie. Silvia Nava, psicologa abilitata agli interventi assistiti con gli animali, ci racconta più nello specifico le iniziative dell’associazione e il loro impatto sulla comunità locale di Brugherio.

Come nasce l’associazione ConFido in Brugherio? 

L’associazione nasce dall’incontro di volontari che condividono il tema degli animali e dei cani nello specifico, visto che il nostro primo punto di incontro a Brugherio era la Parini, uno spazio molto frequentato dai cani che per un certo periodo siamo riusciti ad utilizzare. È stato un periodo florido, perché di fatto lì venivano fuori un po’ le idee che cercavamo di mettere poi in atto. Siamo un gruppo di volontari, abbiamo risorse di tempo limitate, ma una grande voglia di diffondere la cultura cinofila su diversi fronti.

E l’idea del progetto “A scuola ConFido”?

La scuola elementare Don Camagni, visto lo stop degli ultimi anni a causa del Covid, aveva bisogno di inserire nel programma attività innovative. Noi proponiamo il nostro progetto, con l’idea di avvicinare la cultura cinofila ai bambini e promuovere un buon primo approccio ai cani, andando a lavorare sulla relazione uomo-animale. Quello che stiamo facendo quest’anno è però un assaggio, un primo contatto con il progetto, che nei prossimi anni abbiamo intenzione di strutturare coinvolgendo sempre più classi e diverse fasce d’età. Ora stiamo lavorando sulle quarte elementari, ma l’idea è quella di diffondere l’iniziativa ad altre sezioni, altre classi e anche alle scuole medie. 

Come è stata accolta dai bambini la prima giornata di attività?

Nel primo incontro, i bambini hanno incontrato due cani che noi coinvolgiamo: Bea e Mimì. Li hanno conosciuti e hanno avuto la possibilità di ragionare su quelli che sono i loro bisogni fondamentali. Quindi, per esempio, come preparare la stanza per accoglierli, quali sono gli elementi chiave per poter avere un buon approccio e interagire con loro. C’è stato grande entusiasmo da parte dei bambini, abbiamo trovato classi molto consapevoli e rispettose. In molti ci hanno raccontato loro esperienze personali, visto che metà della classe aveva dei cani a casa. Ma siamo riusciti a coinvolgere anche bambini che avevano un po’ di diffidenza iniziale, facendo in modo che seguissero l’incontro in classe da una posizione di protezione.

Cosa avete organizzato per la seconda giornata?

Nel secondo incontro si è parlato più del ruolo dei cani in città. Abbiamo visto, ad esempio, quali possono essere le situazioni in cui ci si trova a interagire con loro in spazi che richiedono un’attenzione e a volte regole particolari, come le aree cani o le strade. Quali possono essere buone indicazioni per avere una corretta interazione ed evitare spiacevoli inconvenienti. C’è poi stata tutta una parte dedicata alla prevenzione, con un lavoro anche sul concetto della deiezione. Abbiamo provato ad aiutare i bambini a comprendere quali sono le regole che bisogna rispettare in città, dicendo loro di raccogliere sempre le deiezioni, di portare in giro i cani con il guinzaglio e di fare attenzione a non farli avvicinare a persone che non hanno voglia di interagirci. Far sviluppare questa consapevolezza al bambino è il nostro interesse primario.

Le vostre iniziative sono tutte caratterizzate da nobili obiettivi. Il progetto “Cane Donatore” non è da meno: in cosa consiste?

È un progetto meraviglioso che riguarda la donazione del sangue e che in Italia non c’è. Noi abbiamo portato avanti il progetto pilota, che consiste nel donare il sangue, ma preparando una lista di cani clinicamente sani che corrispondono ai requisiti per la donazione. Quando poi veniamo chiamati durante un’emergenza, noi sappiamo già, avendo il quadro clinico dei nostri animali, chi mandare in base al cane che ha il gruppo sanguigno più adatto. Questo meccanismo ha ridotto notevolmente i tempi dell’emergenza visto che, quando un cane sta male, solitamente c’è sempre poco tempo. Siamo riusciti anche ad abbattere di molto i costi: una sacca di sangue oggi costa più o meno 350 euro, ma con il nostro intervento e sostegno la spesa sanitaria viene ammortizzata. È un progetto che si sta diffondendo nella zona di Brugherio. Adesso stiamo collaborando anche con una clinica di Milano, ma ci stanno contattando anche altre cliniche, è un’iniziativa che sta veramente prendendo piede. Noi vorremmo fare un po’ da modello, l’idea è quella di condividere i metodi e il protocollo che è nato dalla nostra esperienza e che ha ricevuto l’ok e la convenzione dell’ordine dei veterinari di Milano.

La vostra attività va anche oltre questi progetti. Giusto?

Sì, come associazione facciamo anche prevenzione in generale. Ad esempio, organizziamo giornate di cura del territorio, in cui, sempre coinvolgendo scuole e bambini, facciamo raccolte rifiuti insieme ai cani. Organizziamo poi serate tematiche, invitando esperti che affrontano con noi temi cinofili utili alla cittadinanza. Dal primo soccorso, che ha avuto un grande successo tutte le volte che l’abbiamo organizzato, alla gestione del cane in città, alla scelta di un cucciolo secondo i criteri necessari per compiere un’azione consapevole.

(Foto d’apertura: IPA)

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