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Ce l’ha fatta Peggy, la cagnolona di Enzo Salvi avvelenata al parco

La labrador ha iniziato a stare male dopo la solita passeggiata: con ogni probabilità ha ingerito bocconi avvelenati. Fondamentali per il suo recupero le cure dei veterinari.

di Alessio Pagani

«Vi ringrazio tutti quanti. Soprattutto per le vostre preghiere che sono state ascoltate. E abbraccio il veterinario Paolo Selleri che ha fatto in modo che Peggy potesse tornare a casa». Sono finite la paura e le ore d’angoscia per l’attore Enzo Salvi che, dopo la brutta avventura del suo pappagallo Fly, uno splendido esemplare di Ara Ararauna preso a sassate e ridotto in fin di vita a giugno del 2020, ha vissuto lo stesso incubo per il suo amato labrador Peggy.

Questa volta a mettere in pericolo l’amata cagnolona color miele è stato un avvelenamento. Una situazione potenzialmente mortale per la quattrozampe che ha gettato il comico nello sconforto, spingendolo più volte, nel giro delle ultime, ore a confessare tutto il suo dolore attraverso i social network. «Amici miei, oggi è il terzo giorno che la mia amata Peggy è ricoverata per avvelenamento», aveva raccontato Salvi in un video su Instagram, dopo aver mostrato i segni dell’emorragia che la labrador aveva subito in casa. «Sono quasi 72 ore che sta lottando per non lasciarmi. Io prego che possa tornare a casa quanto prima da chi la ama. Perché non voglio nemmeno pensare a quello che potrebbe succedere». Nelle scorse ore, la svolta. Con il cane che, finalmente fuori pericolo e in buone condizioni fisiche, è apparso sereno in due video. Uno girato all’uscita della clinica veterinaria dove è stata ricoverata, l’altro a casa dei “nonni”, i genitori di Enzo Salvi, per una terapia speciale a base di tantissime coccole.

Si chiude così, almeno per il momento, una vicenda gravissima. Peggy, la labrador di Salvi che i suoi follower conoscono bene perché spesso protagonista dei post social dell’attore, aveva iniziato a stare male dopo la quotidiana passeggiata. Probabilmente per aver mangiato qualcosa di avvelenato. Da qui la corsa dal veterinario. Con Salvi che, una volta avuta la conferma dei suoi sospetti, si era scagliato duramente contro i responsabili, rimasti ancora ignoti ma non per questo al riparo dalla furia dell’artista. E di tanti proprietari di cani che non hanno mancato di manifestare la loro solidarietà e di chiedere pene veramente esemplari contro gli avvelenatori.  

(Foto: @enzo_salvi)

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