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Carlo III tutela le oche. E bandisce il foie gras dalla tavola reale 

Nel Regno Unito è vietata la produzione, ma non il consumo. Il re però, già 10 anni fa, aveva rinunciato a mangiarlo. E ora lo ha vietato dai menu di tutte le dimore Windsor.

di Alessio Pagani

Niente foie gras alla mensa di re Carlo III. Rispondendo a una richiesta del gruppo animalista Peta, la Casa Reale britannica ha assicurato che il nuovo sovrano ha deciso di bandire il fegato d’oca da tutte le residenze reali. Il nuovo monarca inglese, pioniere di tante battaglie ambientaliste in patria e sulla scena internazionale, ha posto il veto a questo preparato, in risposta alle sollecitazioni dei militanti animalisti che da tempo denunciano le procedure, decisamente crudeli, con cui si ottiene l’alimento. Ovvero ingozzare e gonfiare a dismisura il fegato delle oche. Anche per questo il foie gras, uno dei vanti della cucina francese, è da tempo sotto osservazione in Gran Bretagna.

In tutto il Regno Unito, infatti, ne è vietata la produzione, ma non la vendita. Alcuni chef hanno elaborato una versione vegana, ma i consumi, specialmente sotto le feste di Natale, sono comunque altissimi. Ora, però, verranno a mancare le richieste di tutta la casa reale. Una notizia che se da un lato non sorprende, visto che l’ambientalista Carlo, proprietario di fattorie biologiche rispettose del benessere animale, ha rinunciato al foie gras da una decina d’anni, dall’altra segna un punto importante a favore del benessere animale. Non è chiaro se il sovrano risponderà favorevolmente all’altra richiesta del gruppo animalista Peta, quella di usare pellicce d’ermellino sintetiche per la cerimonia d’incoronazione a maggio.  

(Foto d’apertura: IPA)

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