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Botti di Capodanno, appello di Enpa ai sindaci 

L’associazione animalista scrive al presidente dell’Anci Antonio Decaro: «Servono ordinanze restrittive per tutelare persone, animali e ambiente e controlli per farle rispettare».

di Redazione

Manca poco alla fine dell’anno e per tutti i proprietari di animali sensibili ai rumori di fuochi d’artificio e petardi cresce la tensione. L’Ente Nazionale Protezione Animali ha scritto, intanto, al presidente dell’Anci, Antonio Decaro, per chiedere ai sindaci di emanare ordinanze che vietino, in vista del Capodanno, l’utilizzo e la vendita di articoli pirotecnici rumorosi, assicurando inoltre la loro effettiva attuazione. Oltre che fonte di incidenti per gli esseri umani, di inquinamento acustico e disturbo per gli animali d’affezione, i botti hanno un impatto diretto sulla fauna selvatica, bene indisponibile dello Stato che avremmo tutti l’obbligo di tutelare. Ogni anno invece i fuochi d’artificio e botti esplosivi causano vittime tra gli umani, ma ancor di più tra gli animali. «Se per le persone esistono statistiche certe da fonti ospedaliere, per gli animali non esistono numeri», chiariscono da Enpa, «ma si possono stimare in decine di migliaia gli animali domestici che muoiono e che scappano, i selvatici che si feriscono, gli uccelli che, disorientati e impauriti, vanno a sbattere contro muri o tralicci dell’alta tensione».

Da qui l’appello a maggiori restrizioni. «Bisogna agire subito per evitare la strage di animali che si ripete ogni anno», afferma Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa. «Occorre fare in fretta e bene: in passato alcuni sindaci sensibili ma tardivi (anche di grandi città) hanno emanato all’ultimo momento ordinanze scritte male, che hanno avuto come conseguenza il ricorso dei produttori di fuochi d’artificio. Agire tempestivamente significa anche avere il tempo di pubblicizzare adeguatamente il divieto presso i cittadini. Contemporaneamente occorre vigilare sui canali di vendita e essere implacabili laddove dovessero essere scoperti produttori e venditori di botti illegali. Servono poi più controlli per far sì che le ordinanze non rimangano solo parole e intenti». Non c’è, però, ordinanza che possa rivelarsi davvero efficace in mancanza della consapevolezza e della responsabilità delle persone. Per questo Enpa invita tutti a rinunciare ai fuochi di Capodanno. «Anche perché», concludono, «ci sono molti modi di festeggiare l’inizio del nuovo anno, bisogna scegliere quelli sicuri e rispettosi della vita».  

(Foto d’apertura: IPA)

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