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Belgio, serve un patentino per adottare animali domestici

Il documento, rilasciato dai comuni, dovrà essere presentato a rifugi, allevamenti o negozi. In caso di maltrattamenti sarà revocato per un periodo di tempo legato alla gravità delle infrazioni commesse.

di Alessio Pagani

Una patente per poter adottare o comprare animali domestici. È quella che dal 1 luglio sarà richiesta in Vallonia, una delle regioni del Belgio, una sorta di “pet pass” rilasciato dal comune di residenza, che servirà a dimostrare di non essere stati condannati per maltrattamento di animali e sarà obbligatorio per adottare cani, gatti, criceti, conigli, uccellini, tartarughe e pesci rossi e ogni altro animale domestico. In caso di violazioni alle regole stabilite per garantire il benessere degli animali, poi, il patentino potrà essere revocato. Con sospensioni la cui durata sarà legata alla gravità delle infrazioni commesse: si va da qualche mese per gli episodi meno gravi, al divieto perenne in caso di recidiva. Nella regione, questo è solo l’ultimo  giro di vite contro i maltrattamenti e la scarsa attenzione dei proprietari. Il permesso di possesso, introdotto dal codice vallone per il benessere degli animali, esiste infatti già dal 1° gennaio 2019. Qualsiasi persona maggiorenne lo possiede automaticamente, in modo virtuale poiché non esiste alcun documento cartaceo. Finora, però, il patentino veniva controllato solo a posteriori, in caso di problemi o durante un controllo. Ora, invece, la verifica è diventata obbligatoria prima dell’acquisto o dell’adozione. Spetterà ai venditori, ai rifugi, agli allevamenti e alle aziende controllare la situazione del potenziale acquirente attraverso questo certificato. «L’obiettivo è garantire la salute, il benessere e la sicurezza degli animali e, parallelamente, evitare che le persone facciano acquisti compulsivi. Pensateci due volte. Acquistare un animale significa avere dei doveri, significa avere un certo numero di responsabilità. Vogliamo che le persone riflettano attentamente», ha sottolineato alla stampa locale  Nicolas Yernaux, portavoce del Servizio pubblico della Vallonia.

(Foto: IPA)

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