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Basta petardi e fuochi d’artificio. La Svizzera ci prova 

Una proposta di legge popolare punta a mettere fuori legge la vendita e l’uso di ogni tipo di materiale pirotecnico. L’obiettivo è tutelare gli animali.

di Alessio Pagani

Una proposta di legge popolare punta a mettere fuori legge la vendita e l’uso di ogni tipo di materiale pirotecnico. L’obiettivo è tutelare gli animali.  

Stop a petardi e fuochi d’artificio, da bloccare definitivamente per il benessere degli animali. La Svizzera, o almeno i promotori del referendum popolare per mettere al bando i botti, credono sia possibile. È cominciata nelle scorse ore, infatti, la raccolta delle firme – ne servono 100mila in 18 mesi – per vietare la vendita e l’uso di fuochi d’artificio e, più in generale, di tutti quei materiali che con il loro botto disturbano le persone e spaventano gli animali. Le restrizioni già applicate in alcuni comuni elvetici, come Davos, potrebbero così essere estese all’intero territorio nazionale. Il comitato, che gode del sostegno di diverse associazioni come Pro Natura e Greenpeace, punta a tutelare tutti gli animali dalle conseguenze di queste esplosioni, che causano in loro panico, se non terrore, portandoli persino alla morte. E non accade solo a Capodanno. «Purtroppo», fanno sapere i promotori del referendum, «non passa serata estiva senza che fuochi d’artificio vengano fatti esplodere, per non parlare delle feste di famiglia come compleanni e matrimoni o le sagre di paese. Insomma, ogni occasione è buona per fare rumore». Ma è ora di dire basta. Oltretutto perché nelle secche giornate estive «i fuochi d’artificio incontrollati mettono in pericolo la flora e la fauna: gli incendi sono un rischio e chi ha un animale domestico sa cosa vuol dire vederlo tremare o barricarsi lui in luoghi chiusi». Da qui la presa di posizione e l’inizio dell’iter referendario.  

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