Skip to Content
image description

Il Veneto dice basta agli animali usati come “premi”

Accolto un ordine del giorno di Europa Verde che punta a tutelare tutti quegli animali che ancora sono al centro di lotterie in feste e sagre di paese come cavalli, asini, maiali e pulcini. Ora la palla passa alla Giunta.

di Alessio Pagani

Stop agli animali trasformati in premio per sagre e feste di paese. Un divieto che riguarderebbe, appena entrato in vigore, ogni specie: dal pesciolino rosso vinto alle pesche di beneficienza, al maiale o all’agnello. La tradizione di una volta, infatti, è fuori tempo massimo. Ne è convinta la consigliera regionale di Europa Verde Cristina Guarda.  «Il Consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno proposto da noi di Europa Verde», sottolinea Guarda. «Un provvedimento che mira a introdurre maggiori tutele del benessere degli animali che spesso vengono ancora utilizzati come oggetti da regalare. Per fortuna da tempo l’uso di animali d’affezione è vietato, grazie al lavoro di tante associazioni, ma da quando ho conosciuto il mondo di Ricotta, il mio cavallo da tiro pesante rapido, una razza normalmente destinata al macello, ho scoperto che ancora oggi animali come puledri di cavalli della sua stessa razza, ma anche asini, maiali e pulcini compaiono ancora come primo premio in lotterie o eventi di vario tipo». Animali che dunque diventano ricompense, con il rischio di finire nelle mani di chi non ha né lo spazio, né le competenze per prendersene cura. O che, addirittura, vengono da subito destinati alla macellazione. «Gli animali hanno come noi diritto a vivere vite degne d’essere vissute, senza maltrattamenti o senza rischiare di essere prematuramente uccisi», spiega la Consigliera regionale. E dopo l’ordine del giorno si aspetta ora che sia la Giunta regionale veneta ad attivarsi per portare avanti le modifiche necessarie per rispettare la legge facendo in modo «che alle sagre gli unici premi da vincere siano oggetti».

(Foto: IPA)

Copyright © 2024 – Tutti i diritti riservati