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Approvato negli Usa il commercio di farmaci non sperimentati sugli animali

È un primo passo verso la ricerca animal-free, compiuto dal Paese leader nel mondo per la produzione di farmaci e potrà influenzare il mercato globale.

di Alessio Pagani

La Camera degli Stati Uniti ha approvato definitivamente la “FDA Modernization Act 2.0”, rivoluzionando il processo di messa a punto e commercializzazione dei farmaci. Con buone notizie per gli animali. La disposizione statunitense, infatti, elimina un mandato federale per la sperimentazione animale di nuovi farmaci approvati dalla FDA, in vigore dal 1938, che prevedeva l’obbligo di testare nuove molecole su cavie (roditori e non), promettendo una drastica riduzione dell’uso di cani, primati e altri animali nei test di laboratorio. 

La legge approvata consente, quindi, ai produttori di farmaci e cosmetici di sviluppare nuovi prodotti utilizzando modelli non animali, inclusi cellule e tessuti in vitro, organi su chip e sistemi microfisiologici, modellazione computerizzata sofisticata e altri metodi di test basati sulla biologia umana. Una pietra miliare per gli animali e la vera libertà di ricerca che ora dà agli scienziati, e alle aziende farmaceutiche, secondo la LAV, «l’opportunità di utilizzare tecnologie superiori, innovative e rapide basate sull’uomo invece che ricorrere all’obsoleto, dispendioso e fallace modello animale». Sebbene non metta completamente fine all’uso degli animali nei test farmacologici, «aprirà la strada allo sviluppo di farmaci senza impiegare animali, risparmiando a milioni di loro immense sofferenze e anche la morte».   

«È un primo passo verso una ricerca animal-free compiuto dal Paese leader nella produzione di farmaci nel mondo; inoltre, questo disegno di legge potrà influenzare non solo il mercato statunitense, ma anche quello globale e auspichiamo fortemente quello europeo», sottolinea Michela Kuan, dell’Area ricerca senza animali della LAV. «Un cambiamento reso possibile dall’impegno di ricercatori specializzati in metodi sostitutivi e di cittadini che hanno chiesto una scienza diversa per gli animali e le persone che devono poi essere curate: un motore rivoluzionario che nasce da esigenze etiche e tecniche che i politici e le leggi devono rispettare».  

(Foto d’apertura: IPA)

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