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All’ambiente servono turisti responsabili

Il Wwf ha stilato un vademecum per viaggi e attività amiche della biodiversità. Tra i consigli «non raccogliere conchiglie e sabbia dalle spiagge».

di Redazione

Il Wwf ha stilato un vademecum per viaggi e attività amici della biodiversità. Tra i consigli «non raccogliere conchiglie e sabbia dalle spiagge».

Contro il bracconaggio, una delle minacce più gravi alla biodiversità, anche i turisti possono fare la differenza. Perché se da un lato sono oltre un migliaio i rangers che hanno perso la vita per difendere gli animali nell’ultimo decennio, dall’altro viaggiare in maniera più etica e responsabile può fare la differenza. Parola del Wwf, che ha messo a punto un vademecum con le raccomandazioni da seguire per rendere la vacanza davvero a misura di animali e ambiente. Le regole sono semplici e chiare. Come la prima: evitare di comprare animali esotici (rettili, pangolini, pesci tropicali) o prodotti della filiera di questo mercato (avorio, pelli, unguenti e gioielli in corallo). «Questo commercio è, infatti, severamente regolato a livello nazionale e internazionale da normative speciali con pene severe anche per gli acquirenti», chiariscono proprio dal Wwf. Invitando poi, a non fidarsi «di venditori che sostengono il contrario». In caso di acquisti, dovremmo «scegliere sempre prodotti certificati con “eco etichette” come Fsc (Forest Stewardship Council) per i prodotti forestali, o Mac (Marine Aquarium Council) per quei beni che provengono dall’ambiente marino». Questi marchi, infatti, «garantiscono la sostenibilità e sono una garanzia chi li acquista». All’estero, come in Italia, poi non dobbiamo mai depredare l’ambiente. «In spiaggia non raccogliere conchiglie, frammenti di coralli e sabbia; e nei parchi e boschi non strappare fiori e piante». Un’altra azione concreta e amica di flora e fauna è quella di evitare fotografie «insieme ad animali tenuti in cattività o semi-cattività». In alcuni Paesi, infatti, è possibile che, in cambio di denaro, «ti offrano di scattare fotografie o perfino di interagire con animali come i serpenti». Azioni «assolutamente non sostenibili visto che incoraggiano la cattura illegale di questi esemplari. Senza dimenticare che alcune strutture ospitano cuccioli (considerati più attrattivi per i turisti) strappati ai loro habitat e ai loro genitori che spesso vengono uccisi dai bracconieri». L’ultimo punto riguarda l’alimentazione: «Bisogna dire no al consumo di specie minacciate spesso servite nei piatti tradizionali e informarsi su quali cibi di origine animale siano sostenibili prima di iniziare il viaggio».

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