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Alla scoperta del criceto: guida pratica per il suo benessere

Sempre più popolare, il piccolo roditore coglie spesso impreparati i proprietari. Scopriamo insieme le sue abitudini e necessità.

di Lorenzo Sangermano

Le classiche ruote su cui trascorrono le giornate correndo, e cartoni animati come “Hamtaro” hanno fatto appassionare intere generazione a un animale, il criceto. Dei 60 milioni di pet presenti in Italia, ne rappresenta il 3,1 per cento, ciò significa che ne esistono circa 2 milioni di esemplari in tutta la penisola. 

Al loro arrivo in casa, i proprietari possono però trovarsi spaesati di fronte a un animale di cui non si conoscono bene le abitudini, l’alimentazione o i possibili segnali d’allarme. Scoprire tutti i “segreti” di questo simpatico roditore da compagnia è molto importante per il suo benessere: ecco dunque un pratico vademecum.

La gabbietta

Il luogo in cui il criceto riposa e trascorre le sue giornate è fondamentale per la sua salute. Infatti tre attività lo caratterizzano: masticare, nascondersi e scavare. Sono proprio queste a dover influenzare la scelta della gabbietta e la sua forma: deve avere un fondo solido e abbastanza profondo che gli permetta di creare e scavare nascondigli. All’interno della gabbietta deve essere presente un rifugio, in cartone o in legno, che il criceto può utilizzare come zona-notte e per il riposo. Ai lati devono essere presenti gli strumenti per la sua alimentazione, cioè abbeveratoio e un contenitore con il cibo.

Oltre alla profondità, la gabbietta deve anche essere sufficientemente alta. Il criceto ha bisogno di circa 15-20 centimetri di altezza sia per i suoi movimenti che per le sue attività da scavatore. 

Mentre compie i giri sulla ruota, il nostro piccolo amico deve però anche essere protetto dal resto della casa. Soprattutto se avete anche un cane o un gatto, sappiate che saranno incuriositi dal criceto e, avvicinandosi, potranno creare ansia e paura nel nuovo inquilino. La gabbietta deve perciò essere posta al riparo e al sicuro in un luogo che eviti l’arrivo di intrusi. 

Anche la temperatura costituisce un elemento fondamentale per la scelta del suo riparo. Un ambiente tra i 17 e i 26 gradi rappresenta l’habitat ideale per il criceto.

La pulizia

Una volta trovata la giusta gabbietta, il suo allestimento costituisce un ulteriore passaggio fondamentale. Il rifugio del criceto deve essere riempito con materiale atossico e la polvere, sua grande nemica, deve essere sempre assente. Sul fondo della gabbietta può essere posta carta sminuzzata, ma non quella dei giornali. Anche pannocchie di mais o fazzoletti di carta piacciono molto al piccolo roditore. Da evitare invece il cotone idrofilo che, per la sua trama molto sottile e appiccicosa, può causare danni alle zampe e al pelo dell’esemplare.

L’alimentazione

All’arrivo del criceto, è bene consultare un veterinario per assicurarsi di creare per l’animale la migliore dieta possibile. La sua alimentazione si compone soprattutto di frutta e verdura, come zucca, prezzemolo e insalata, di cui è ghiotto. In commercio è possibile trovare cibi realizzati appositamente per il criceto. Tra le varie scelte, il cibo destinato ai roditori rappresenta un’ottima opzione. Prodotto sotto forma di pellet, costituisce un grande apporto di proteine e fibre per l’animale.

Il criceto è però un esemplare molto furbo. Ha infatti l’abitudine di conservare il cibo all’interno dei nascondigli costruiti nella gabbietta. È bene perciò non dargli cibo ogni qual volta sembri finito, ma è consigliato in precedenza cercare bene in ogni angolo i possibili resti di pranzi e cenette passate.

La cura

Animale molto attivo e giocoso, il criceto ha bisogno di continui stimoli per evitare di annoiarsi durante le giornate. La conoscenza con il padrone è un primo passo importante. Per farsi riconoscere, è sufficiente avvicinare la mano al piccolo roditore, lasciarsi annusare e permettere che, con i suoi tempi, si avvicini. Una volta instaurata la conoscenza, sarà possibile giocarci.

Durante la giornata, il criceto ha però bisogno anche di un’area gioco tutta sua. La classica ruota, indispensabile per il suo benessere psicofisico, può essere accompagnata da tubi di carta e scatole assemblate a costruire un piccolo circuito. 

(Foto d’apertura: IPA)

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