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Addio al dugongo, in Cina la “mucca di mare” si è estinta

Gli scienziati hanno confermato la sua scomparsa dai mari asiatici. L’ultimo avvistamento risaliva al 2008.

di Redazione

Il grande erbivoro marino, che negli anni ha ispirato miti e leggende e già a rischio di estinzione, è stato dichiarato ufficialmente scomparso dai mari asiatici. Le cosiddette mucche di mare non vengono avvistate in Cina da circa quattordici anni: per questo motivo è stata condotta una ricerca dagli studiosi della Zoological Society of London e della Chinese Academy of Sciences che hanno dato la terribile notizia: il dugongo, il cui nome scientifico è Dugong dugon, è funzionalmente estinto. Come messo nero su bianco dal Royal Society Open Science journal. La specie marina era già minacciata da tempo: la caccia, la pesca e le collisioni con le navi avevano provocato una brusca diminuzione degli esemplari già a partire dagli anni Settanta. 

«La probabile scomparsa del dugongo in Cina è una perdita devastante. La loro assenza non solo avrà un effetto a catena sulla funzione dell’ecosistema, ma fungerà anche da campanello d’allarme, un promemoria che fa riflettere sul fatto che le estinzioni possono verificarsi prima che vengano prese misure efficaci di conservazione», ha dichiarato lo scienziato Samuel Turvey che, insieme ad Heidi Ma, ha condotto lo studio nei mari cinesi. 

La mucca di mare, appartenente all’ordine dei Sirenii, è un animale vegetariano la cui dieta è ricca di alghe e piante marine, ha una lunghezza media di quattro metri e pesa fino a 500 chili; vive in fondali poco profondi perché ha bisogno di uscire dall’acqua per respirare. Abita le acque costiere di 37 Paesi in tutto il mondo e in ognuna di queste è ritenuto una specie vulnerabile. Tra le cause naturali della sua estinzione c’è anche la questione della maturità sessuale che l’animale raggiunge ad otto anni e la possibilità di concepire un solo cucciolo. Ad oggi non ci sono più tracce del dugongo né sui fondali marini né sulle coste cinesi dove era facile incontrarli mentre sguazzavano nel mare. Questa specie è minacciata globalmente e potrebbe scomparire molto presto per colpa, tra l’altro, del degrado degli ambienti marini causato dall’inquinamento dell’uomo.

(Foto d’apertura: @lavozenlinea_)

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