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A ritrovare gli animali dispersi ci pensa un drone

Si chiama AGS la prima agenzia italiana che si occupa di rintracciare cani e gatti con l’ausilio di velivoli comandati a distanza. E dopo un anno di attività, le statistiche danno ragione all’ideatore del soccorso, il veneto Nicolò Simioni: le storie di 7 animali su 10 hanno un lieto fine. Ora la Protezione civile l’ha contattato per un importante progetto.

di Lorenzo Sangermano

Perdere il proprio animale da compagnia può essere una delle paure più grandi. Ma che fare nel caso di una fuga? Per Nicolò Simioni niente più annunci che tappezzano il quartiere. A salvare l’animale questa volta è un drone. Trent’anni, residente nel veneziano, originario di Campodarsego ed ex guardia giurata, Nicolò nel 2022 decide di aprire la AGS Agenzia Gruppo Salva Animali, la prima agenzia italiana specializzata nel soccorso di animali con l’utilizzo del drone. Dopo un anno di attività, a mostrarne l’efficacia sono le statistiche dei salvataggi. Infatti ben 7 cani su 10 fanno ritorno dai propri padroni.

A dare la spinta iniziale, un post di Facebook. Nicolò nota un annuncio riguardo la scomparsa di un cane. Dopo pochi minuti il suo drone è in volo e la sfida è accettata. Da quando l’animale è stato rintracciato e riportato a casa, grazie anche alla collaborazione con l’associazione veneta Sos Zampe in Difficoltà, per Nicolò le chiamate di soccorso non si sono più interrotte.

Nicolò, dal momento in cui ricevi una chiamata che succede?

«Ogni giorno ricevo in media 4 o 5 richieste di soccorso. Per alcune è sufficiente un consulto telefonico, mi faccio spiegare la situazione dal proprietario e con pochi consigli molto spesso la situazione si risolve velocemente. In caso non sia sufficiente, raccolgo più informazioni possibili sull’animale, il suo carattere, le sue abitudini. Poi si studia una mappa del territorio e dei possibili percorsi di fuga. Una volta in volo, il drone è in grado di seguire il segnale del microchip e, attraverso una termo-camera, vedere l’animale da grande distanza. Per i gatti, posso anche contare su uno strumento che, durante il volo, emette uno specifico suono di richiamo e permette all’animale di raggiungere un punto indicato».

Che casi stai seguendo al momento?

«Ora sono al lavoro per una nuova ricerca. La situazione in cui tutto è avvenuto sembra la storia di un film d’azione. Ogni caso è particolare, ma la paura del proprietario è sempre la stessa. All’inizio potevo affrontare solo pochi salvataggi, dopo il lavoro (da guardia giurata, ndr). Con il supporto di mia moglie, ho deciso da allora di lasciare il lavoro e dedicarmi a tempo pieno al soccorso degli animali».

La Protezione Civile di Mirano, il paese in cui vivi, ti ha contattato per una collaborazione, cosa dovrai fare?

«Il mio drone è progettato in origine anche per il soccorso umano. Ha la capacità di rilevare una fonte di calore da più di 100 metri di altezza. Stiamo organizzando un progetto per poter collaborare in caso di catastrofi o eventi naturali nel veneziano. Se si può, perché non dare una mano?».

(Foto d’apertura: IPA)

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