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Cosa vuol dire quando il cane beve troppo?

Se il cane inizia a bere più acqua del solito, potrebbe avere un problema: è bene recarsi dal veterinario per accertamenti.

di Elisabetta Scaglia, Medico veterinario

Se il cane inizia a bere molto, la prima cosa da fare è portarlo dal medico veterinario per una visita, poiché la polidipsia, termine medico che indica l’aumentato consumo di acqua, può essere il sintomo di numerose patologie di tipo metabolico. 

Le patologie che portano il cane a bere troppo

Tra le cause più frequenti di polidipsia negli animali ricordiamo:

  • diabete
  • insufficienza renale
  • insufficienza epatica
  • ipertiroidismo (gatto)
  • disturbi delle ghiandole surrenali (cane)
  • oltre a patologie gastroenteriche di diversa natura. 

Il veterinario saprà consigliare gli approfondimenti più adatti da svolgere per confermare o escludere la presenza di una malattia. Consegnare al dottore la scheda clinica del proprio pet, sempre aggiornata, può essere un valido aiuto per effettuare una diagnosi più precisa. Verrà innanzitutto chiesto di monitorare la quantità oggettiva di acqua bevutadall’animale nelle 24 ore, perché a volte la percezione che abbiamo dell’assunzione di acqua può risultare falsata; si procederà poi con esami ematici e delle urine e con la valutazione della frequenza e della durata del comportamento. 

Quando il cane beve troppo? 

Un cane può bere di più se cambia il tipo di alimentazione: l’alimento secco non contiene acqua, che deve essere assunta a parte, mentre quello umido ne contiene molta e porta l’animale, specie il gatto, a bere molto meno. Le condizioni climatiche e il tipo di esercizio fisico svolto, inoltre, come nell’uomo, portano a variazioni fisiologiche del consumo di liquidi. 

Se ogni possibile causa organica di polidipsia, di tipo fisiologico o patologico, è però esclusa, il medico potrà consigliare una valutazione comportamentale presso un collega specialista. 

Diverse possono essere le cause comportamentali che portano a un eccessivo consumo di acqua, non tutte di tipo patologico, almeno inizialmente. Tra queste ricordiamo, come più frequenti, il comportamento di gioco, quello compulsivo e quello indotto da stress. I primi due sono spesso correlati, perché un normale comportamento di gioco, se eccessivo per durata e frequenza, può trasformarsi in un comportamento compulsivo, a volte peggiorato dai riflessi di luce sull’acqua. La polidipsia indotta da stress è invece associata a sintomi tipici di questa condizione.

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